Luca Ricci, capitano dell’Orvietana, non sarà in campo nella prossima partita casalinga con la Sangiovannese. Un’assenza, a dir poco “pesante”, forse più breve del prevedibile, per il grosso contributo di rendimento, attaccamento ed esperienza che il venticinquenne di San Martino in Campo sta dando alla squadra, come già fece lo scorso anno. Di esperienza ne possiede tanta (quasi 50 le presenze in serie C), l’attaccamento fa parte del suo essere, il rendimento, per il modo in cui interpreta il gioco del calcio ne è conseguenza. L’Orvietana, società nella quale ha avuto tre allenatori, Ciccone, Fiorucci e adesso Rizzolo, fu ad un passo dal perderlo, quando le cose non andavano, ai tempi di Gianfranco Ciccone. Con l’arrivo di Fiorucci divenne pezzo insostituibile tanto da far sorgere la credenza che il tecnico tifernate lo avrebbe utilizzato anche con la disponibilità di una sola gamba
Per uno dei grandi protagonisti della magica rincorsa la conferma fu quasi automatica:
“Il rinnovo della collaborazione mi ha gratificato. Lo attendevo e, nel frattempo, non avevo preso in alcuna considerazione altre richieste ricevute. Il fatto di aver superato il primo periodo, abbastanza difficile, e di aver poi contribuito, insieme ai compagni, ad arrivare alla salvezza mi spingeva e invogliava a restare con questa maglia in un ambiente dove mi ero trovato molto bene”.
Gemello di Lorenzo, pure lui calciatore e adesso in anno sabatico per motivi professionali e di studio, fratello minore di Andrea, più affezionato al futsal, Luca è, in questo momento, il più seguito della famiglia, regolarmente in tribuna nelle partite casalinghe.
L’impressione che si ricava, osservandolo dalla tribuna, è quella di un giocatore sempre più duttile nello svolgere ruoli diversi da quello originale di mediano. Appare giocatore completo, ma, stente le numerose, precedenti esperienze, forse lo era anche prima:
“ Credo tu abbia ragione. Senza dubbio mi sento più realizzato e la fascia da capitano affidatami da Fiorucci, che colgo occasione per ringraziare, mi ha fornito maggior senso di responsabilità. Per me si è trattato di un riconoscimento che apprezzo perché più stimolante come giocatore. Sono, insomma, persona che vuole dare il buon esempio con i fatti, piuttosto che con le parole, anche perché, credo fermamente sia la cosa che conti di più per me, la squadra, la Società e il pubblico che ci segue”.
Un capitano, per essere completo, ove serva deve accettare diligentemente la panchina. A te è successo:
“ Assolutamente. Con me, il mister era stato chiaro, considerando la difficoltà rappresentate dagli incastri proposti, ogni volta, per la disposizione degli under. La coperta può risultare corta o, a volte troppo lunga. Ho accettato e, al tempo stesso, ho anche messo un maggiore impegno negli allenamenti facendo mia quella massima che recita “il lavoro paga”, unica medicina a disposizione per chi fa il nostro lavoro”.
Pur con alcune differenze, se esistono, si va verso un finale di campionato abbastanza simile al precedente. :
“ L’anno scorso era un po’ diverso. La rincorsa è partita quasi da fermo, eravamo scoraggiati e il tentativo appariva quasi disperato. Quest’anno è andata un po’ diversamente, con un cammino iniziale frastagliato, fatto di alti e bassi difficili da gestire nello spogliatoio. In questo momento stiamo bene, i risultati confortano e danno morale e serenità. Quello che dovremo fare è proseguire questo trend, senza cali di tensioni fino all’obiettivo, comunque centrabile alla trentaquattresima giornata”.
Chi adesso vi osserva sta giustamente apprezzando la tenacia con la quale vi esprimete:
“ Penso sia frutto dei cambiamenti coincisi con il nuovo anno. Abbiamo impiegato un po’ di tempo per assimilare quanto richiesto dal nuovo mister. Mettere in pratica le idee e il modo di lavorare, adattarsi a nuovi assetti cercando quello definitivo, hanno richiesto, da parte nostra, molta applicazione. Quando i risultati hanno iniziato a darci ragione abbiamo capito come, il sì può fare, fosse alla nostra portata. L’entusiasmo, generalizzato, si è tradotto in ciò che il pubblico sta vedendo”
Dieci mesi addietro c’eravamo lasciati con il Capitano ad un passo dalla laurea. Con gli studi la rincorsa è terminata? “Sì. La scorsa estate ho conseguito la triennale in Scienze Politiche. Adesso sto iniziando il corso Magistrale su “Politiche del Territorio e Sostenibilità”.
Bravo.

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