Spesso è impossibile pensare a uno sport senza collegarlo a un Paese. È automatico associare basket e Stati Uniti, taekwondo e Corea del Sud, tennistavolo e Cina. Questi abbinamenti derivano spesso dal fatto che gli sport siano originari di quel determinato Paese: c’è un rapporto diretto tra le origini di uno sport e la nazionalità dei suoi massimi esponenti, favorito anche dal fatto che la popolarità di uno sport in un determinato Paese, spesso proprio quello d’origine, ne incoraggia la pratica e il perfezionamento.

Non sempre però le cose sono così semplici. Alcune volte gli sport raccolgono un enorme successo in una precisa area geografica, offuscandone le vere origini. Altri sport invece diventano talmente popolari che finiscono per essere visti come una sorta di disciplina universale, libera da qualsiasi legame storico e geografico. Per qualsiasi disciplina sportiva però le origini ci sono sempre: a volte difficili da trovare e altre volte inaspettate e sorprendenti, ma allo stesso curiose da conoscere.
Pensiamo per esempio all’hockey su ghiaccio. Siamo abituati a considerarla una disciplina tipica dei paesi nordici: Canada, Svezia, Finlandia, Unione Sovietica hanno sempre vantato le più forti squadre e nazionali del mondo. Questo è un esempio evidente, dato che per saper pattinare sul ghiaccio è sicuramente d’aiuto vivere in un posto dal clima rigido. Ma l’hockey su ghiaccio non è uno sport originale, è invece un adattamento di antichi giochi celtici con mazze e palle, dei quali l’esempio più antico ancora praticato è l’hurling. Si tratta di uno sport giocato tra squadre di 15 giocatori che con una mazza, l’hurley, devono mandare una palla, sliotar, in una porta difesa da un portiere. La sua pratica è documentata almeno dall’anno 1000, anche se alcuni studi la fanno arrivare anche oltre l’anno 400. Si gioca su campi e prati, e proprio da questa disciplina sono derivati adattamenti - persino l’hockey subacqueo - tra i quali quello su ghiaccio.

Rimanendo nella zona delle isole britanniche, possiamo fare l’esempio del golf. Lo sport è diventato popolare perché praticato dai ceti abbienti soprattutto a partire dal ‘900, quando diventò quasi uno status symbol per i più ricchi. Le sue origini però sono molto più popolari, e sono state lungamente contese tra Scozia e Olanda. Nei Paesi Bassi è documentato fin dal 1300 un gioco molto simile, praticato con una mazza il cui nome olandese, kolf, potrebbe aver dato il nome al gioco. In Scozia tuttavia se ne vanta la pratica in anni ancora precedenti, ed effettivamente i primi campi stabili, le prime associazioni e i primi regolamenti ufficiali del golf sono nati in Scozia, dove è anche sport nazionale.

Vale la pena pensare anche al poker, che nella cultura popolare è una disciplina sportiva genuinamente americana. Effettivamente il poker è diventato popolare proprio negli Stati Uniti e ancora oggi molti termini sono in inglese: pensiamo ai punteggi e alle regole del poker Texas Holdem, la variante più praticata. Prima di diventare popolare negli USA, tuttavia, il poker era già praticato sull’altra sponda dell’Atlantico. In Persia, nello specifico, già nel XVI secolo è testimoniato l’As-Nas, gioco del quale conosciamo le regole: ogni giocatore poteva comporre diverse combinazioni con le carte in suo possesso, e puntava delle somme che sarebbero state vinte da chi aveva la combinazione di maggior valore. Non si tratta di semplici somiglianze ma di un vero e proprio antenato del poker, probabilmente arrivato negli USA con le rotte commerciali atlantiche.

Abbiamo menzionato anche alcune discipline che sono diventate talmente popolari da far pensare non siano mai state veramente “inventate”. Uno di questi esempi è il padel: anche in Italia negli ultimi anni è scoccata la scintilla, con campi che sorgono in ogni centro sportivo. Non mancano nemmeno i risultati, con importanti tornei che sottolineano come quella del padel non sia una semplice moda ma una vera e propria passione. Il padel però è nato in Messico solo nel 1969: di derivazione ovviamente tennistica, il suo inventore Enrique Corcuera lo creò utilizzando i muri del suo cortile come parte del campo.

L’altro esempio di questo tipo è il calcetto, o calcio a 5 secondo la sua denominazione ufficiale. Praticato settimanalmente da tantissime persone, nacque in Uruguay nel 1930, inventato da Juan Carlos Ceriani per permettere agli studenti di giocare a calcio in campi di piccole dimensioni o palestre chiuse. La parola futsal deriva in effetti dall’espressione futbol de salòn, traducibile come calcio da sala.

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