E' andato in archivio con un grande successo “Lo Sport è Vita”, il progetto promosso dal Panathlon Club che ha visto aprire le porte del carcere di Terni per svolgere attività ludico-sportive. Dopo due mesi di intensa preparazione da parte dei due tecnici di grande esperienza Gianni Masiello e Nicola Traini che hanno guidato e coordinato tale attività, si è svolto il match conclusivo tra le due rappresentative di detenuti ospiti nella casa circondariale di vocabolo Sabbione. Un'attività iniziata lo scorso 15 settembre e che si è conclusa il 20 novembre con una finale giocata sul campo sportivo del carcere. Nelle scorse settimane sono stati più di trecento i detenuti che si sono alternati sul campo da gioco e che a rotazione hanno potuto beneficiale della preparazione di Masiello e Traini. Una giornata indimenticabile quella vissuta dai panathleti ternani che per la prima volta hanno fatto il loro ingresso in una struttura carceraria incontrando personalmente i detenuti.
Un'esperienza forte, lasciare per qualche ora la vita di tutti i giorni e calarsi decisamente in tutta un'altra realtà ha di sicuro arricchito il cuore di che come i panathleti è già molto sensibile al tema del sociale."Noi siamo molto attenti al sociale, ha affermato l'avvocato Massimo Carignani, presidente del Panathlon club di Terni, sono i valori etici e morali che ci guidano e ci sostengono."

All'incontro ha partecipato la direttrice del carcere di Terni la dott.ssa Chiara Pellegrini che ha ringraziato l'intero consiglio direttivo del Panathlon per l'interessamento verso la struttura ternana e verso chi nella vita ha commesso degli errori. Partecipare a questa iniziativa di sport al servizio del sociale, interamente voluta e sostenuta dall'avvocato Massimo Carignani insieme a tutti i soci panathleti, ha sicuramente donato un sorriso in più a chi nella propria esistenza deve rinunciare, per propria responsabilità, al bene più prezioso, la libertà.
Tale iniziativa sarà solo la prima di una serie che vedrà insieme il Panathlon accanto alla struttura carceraria ternana.

Nella foto: Traini, Carignani e Masiello