Si terranno domani, martedì 1 febbaio, al Palasport di Orte alle ore 14.30 i funerali di Claudio Guazzaroni, scomparso a 61 anni dopo una malattia che non gli ha lasciato scampo. Una notizia che ha colpito l'interno mondo sportivo italiano.

Tra i messaggi di cordoglio c'è anche quello della Ternana Calcio: "Claudio è stato un punto fermo dello sport cittadino ed un vero mito del karate italiano ed internazionale, prima come atleta, poi come allenatore della nazionale azzurra per oltre un ventennio. Alla sua famiglia ed allo staff della Fijlkam vanno le più sentite e commosse condoglianze da parte di tutti noi" scrive in una nota il club rossoverde. Tra le società sportive ternane ad esprimere cordoglio anche l'Athletic Terni: "Delle qualità sportive di Claudio Guazzaroni molti hanno già detto e tanti altri diranno ancor meglio di noi. Quello che però vogliamo ricordare in questo giorno triste è la grandezza dell’uomo. La straordinaria umanità di Claudio e il suo immenso carisma. La città di Terni e l’Italia intera non perdono soltanto un campione e uno straordinario tecnico, ma soprattutto una persona gentile, leale ed onesta. Sempre umile e disponibile, come solo i veri grandi sono capaci di essere. Ciao Claudio, sei sempre stato per tutti noi un grande esempio. E lo sarai per sempre".

Anche i giornali nazionali ricordano il direttore tecnico della nazionale italiana e campione indiscusso a cavallo tra gli anni 80-90. Per la Gazzetta dello Sport: "Claudio lascia un grande vuoto nel mondo del karate italiano e mondiale di cui era e sarà sempre un'icona. Dagli anni settanta ad oggi, il suo nome è sempre stato sinonimo di questa disciplina. Umile, riservato, gentile e dal grande cuore, Claudio era il gigante buono del karate italiano. Tra i più vincenti karateka di sempre, prima ancora di diventare il coach più vincente della storia azzurra, a novembre aveva ricevuto la Palma d'oro al merito sportivo dal Coni e a dicembre il suo ottavo dan". Sempre la Gazzetta svela che aveva scoperto la malattia poco prima delle Olimpiadi, ma proprio per stare a bordo tatami e seguire Luigi Busà aveva stretto i denti, con forza e senza mai mollare, caratteristiche che lo hanno sempre contraddistinto nel suo percorso di vita. "E quel sogno è riuscito a trasformarlo in realtà: medaglia d’oro per Busà e medaglia d’oro per lui, quella che il "Gorilla d’Avola" gli ha regalato, ricreandone una copia identica".

Per il Corriere della Sera: "E' stato uno dei campioni di kumite più importanti nel panorama italiano e mondiale vestendo l’azzurro negli anni Ottanta e Novanta insieme a suo fratello Gianluca. Per lui, quattro medaglie d'argento e quattro di bronzo ai Mondiali tra gare individuali e a squadre, oltre a due ori agli Europei. È stato campione italiano dal 1979 al 1993. Stimato e rispettato dall’intero mondo del karate. In Nazionale ha seguito atleti del calibro di Sara Cardin e dello stesso Luigi Busà. A dicembre aveva ottenuto il suo ottavo dan, cioè l'ottavo grado di 10 per le cinture nere. Praticamente, la vetta dell'insegnamento. Nessuna menzione, all'epoca, della malattia che lo affliggeva".

Anche Sky ricorda la partenza per Tokyo nonostante la malattia e l'assoluta riservatezza tenuta sulle condizioni di salute: "Guazzaroni era genuino e generoso, come un vero italiano. Per tutta la vita ha mostrato una forza paragonabile solo alla sua umanità. Eppure, domenica 30 gennaio 2022 Claudio si è dovuto arrendere a un male incurabile, che aveva scoperto di avere lo scorso luglio, poco prima dell’ultima Olimpiade, la prima Olimpiade con il karate presente ai Giochi. Voleva esserci nonostante tutto, per scrivere la storia insieme al suo Luigi. Ce l’ha fatta, ci è riuscito, guidando il "Gorilla di Avola" alla conquista della medaglia d'oro nel kumite, nella finalissima contro l'eterno rivale, l'azero Rafael Aghayev".

Il Messaggero ricorda il suo incontro con gli studenti di Terni insieme a Busà: "Guazzaroni aveva poi portato a Terni il campione olimpico Busà facendolo incontrare agli studenti del Casagrande e aveva rivelato che durante il lockdown Busà si era allenato in un albergo di Terni".

Rai Sport cita il commovente messaggio della Fijlkam: "Il tuo sorriso è stato il nostro regalo più bello. Continueremo ad amarti incessantemente".

In una nota dell'Ansa il cordoglio della giunta regionale Umbria: "La Giunta regionale dell'Umbria si stringe attorno alla famiglia di Claudio Guazzaroni, karateka pluripremiato e commissario tecnico della nazionale italiana Fijlkam, scomparso ieri prematuramente".

nella foto Claudio Guazzaroni con il nipote Rocco, calciatore dell'Orvietana

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