Con la recente conclusione dell’Australian Open e la vittoria di Jannik Sinner si è aperta una nuova pagina nella storia del tennis mondiale, in cui il nostro pel di carota si è dimostrato come il giocatore più dominante del circuito e uno dei più promettenti per il futuro generale della disciplina. Parliamo di un evento che si è concluso in maniera commovente, con un abbraccio e parole gentili date a un altro giocatore in un momento di evidente difficoltà emotiva.

La prova di forza di Sinner ha ribadito ulteriormente il suo domino, che già era evidente dai risultati conquistati durante il corso dello scorso anno e che tanto ha fatto schizzare in alto le quote tennis dei principali bookmaker, quasi a segno di riconoscimento unanime delle sue qualità tecniche e mentali.

Cronache di un dominio incontrastato

Storicamente è difficile ricordare un altra finale slam che si è conclusa con lo stesso senso di ineluttabilità che ha caratterizzato quella tra Jannik Sinner e Alexander Zverev. Il giocatore italiano ha di fatto imposto il proprio gioco dall’inizio alla fine, non concedendo nemmeno una singola palla break al tedesco e dimostrandosi sempre di essere in pieno controllo del match. Al termine della partita Zverev ha commentato, laconicamente “non sono bravo abbastanza”, una dichiarazione inusuale ed emblematica della situazione attuale del tennis mondiale che evidenzia il potere di Jannik all’interno del contesto sportivo. Proprio in seguito alla vittoria sono aumentati i paragoni degli esperti che vedono Sinner come un novello Federer o Nadal!

Basterebbe guardare i punteggi per capire che effettivamente gli estremi per poter pensare qualcosa del genere ci sono: il 2025 è iniziato con la conferma di Sinner sulla vetta del circuito ATP e un distacco siderale dalle altre posizioni del podio, con ben 3695 punti di distacco da Zverev e quasi 5000 punti da Alcaraz, suo rivale storico. Secondo i calcoli Jannik è talmente in vantaggio sugli altri che anche con una squalifica temporanea ha serie possibilità di mantenere la prima posizione fino al periodo di Wimbledon, torneo ancora da lui mai vinto e che quest’anno rappresenta per i suoi appassionati l’obbiettivo da conquistare.

Sinner ha smesso di essere una promessa

Con dei numeri che ricordano da vicino quelli dell’epoca dorata di Federer e Nadal, tra il 2005 e il 2008 per capirci, Sinner ha tutte le carte in regola per scrivere una nuova pagina della storia sportiva, anche e sopratutto per come si approccia al gioco. La sconfitta di Zverev, infatti, è forse emblematica di una differenza di impostazione mentale che dimostra quanto sia importante il non avere un gioco limitato in nessuno dei momenti che caratterizzano la partita.

Analizzando l’andazzo della partita, ad esempio, si nota facilmente come il giocatore tedesco sia stato ostacolato dalla sua stessa passività, con un Sinner che invece ha attaccato senza sosta il dritto del giocatore così da costringerlo a effettuare errori, cristallizzati poi nell’incapacità di alzare correttamente il ritmo del gioco durante il secondo set. Appassionati di tennis e bookmaker, insomma, saranno più che felici di continuare a studiare le bet che riguardano l’altoatesino per i prossimi tornei. Di certo Sinner ha smesso di essere “la promessa” del tennis diventando una realtà, quella dominante nel tennis mondiale.

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