Esplode il caso del pallone di copertura dei nuovi campi da padel a Colle dell'oro. Va detto che la struttura della Panoramic Padel è nata con tutte le autorizzazioni del caso da parte della Regione relative ad intervento su area privata in zona sottoposta a vincolo paesaggistico. Il colore verde della tensostruttura, che è rimovibile e nei mesi estivi verrà tolta, è stato imposto proprio dalla Soprintendenza così come le feritoie di colore bianco.

Ma ad aver sollevato perplessità e critiche, come noto, è il fatto che vicino a dove sorge la struttura era stato fermato da un ricorso al Tar presentato dal comitato Tuteliamo Colle dell'Oro il progetto del centro sportivo della Ternana appellandosi proprio a vincoli paesaggistici e di impatto ambientale, mentre non ha sollevato riserve sulla vicina struttura del padel. Rispetto alla Ternana, i titolari della società che ha realizzato la struttura di padel non ha avuto bisogno di presentare alcuna variante al piano regolatore trattandosi di un terreno di proprietà di uno dei soci.

Mentre il comitato Tuteliamo Colle dell'Oro ha presentato il ricorso contro la Ternana impugnando proprio la variante al piano regolatore necessaria per la divisione dei terreni nella quota parte che Palazzo Spada avrebbe dovuto cedere al club rossoverde. Sul diverso atteggiamento da parte del comitato e soprattutto della Soprintendenza si basano le critiche di tanti tifosi della Ternana, delusi per il fatto che il progetto del centro sportivo si è arenato costringendo il patron Bandecchi a cercare soluzioni altrove, fermo restando che dal 1° gennaio 2023 dovrebbe entrare in vigore il decreto legge che sbloccherebbe l'alienazione dei terreni.

Sull'argomento si divide anche la politica. Il MoVimento 5 Stelle va all'attacco della Soprintendenza: "Siamo passati dai discutibili pareri sul nuovo Teatro Verdi ai mastodontici tendoni verdi a copertura dei campi da padel. Prima a Collescipoli, con tanto di intervento della Soprintendenza per non guastare l'estetica paesaggistica, adesso in zona Colle dell'oro dove evidentemente tale premura non è stata più avvertita. Per non parlare della vicenda di Maratta e del centro commerciale sui terreni con valore storico archeologico. Un accavallamento di pareri, dinieghi e in qualche caso di silenzio assenso che, a questo punto, non possiamo far altro che chiederci quale ruolo possa avere nella conca Ternana se non quello di pilotarla verso un futuro barocco-padel-postindustriale-delvolemosebene poco comprensibile a molti. Noi siamo sicuramente tra coloro che faticano a capire e per questo ci facciamo delle domande. Da una parte c'è chi vorrebbe recuperare il valore storico e architettonico della città per dargli un futuro che non ha mai avuto, dall'altra chi cerca di infilare di tutto (architettonicamente parlando) purché si faccia. Vedi anche la copertura del campo da padel in zona Colle dell'oro, visibile persino dalla Luna, o piuttosto della copertura del campo da tennis di Cardeto in versione ecomostro. Ad oggi, il paradosso della regione Umbria è che la maggioranza di centrodestra vieta ancora l'installazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti dei centri storici e poi consente, in certi casi ovviamente, autentici scempi ad alto impatto visivo ed ambientale. La domanda semplice e diretta che rivolgiamo alla Soprintendenza è chiarire, a questo punto, da che parte sta".

Il consigliere di Senso Civico, Alessandro Gentiletti, difende la struttura e chi l'ha realizzata: "Avrei preferito evitare di intervenire in un dibattito strumentale ma sento il dovere di esprimere la mia vicinanza a chi ha realizzato il padel panoramico in Strada del Gioglio, oggetto di variegati e folcloristici attacchi. Alle ragazze e ai ragazzi che, dopo il loro percorso di studi fuori, hanno scelto di tornare e investire i loro risparmi a Terni, un grande in bocca al lupo. Ho seguito in queste settimane le tensioni relative all'istallazione della temporanea tensostruttura e le criticità segnalate da alcuni residenti. Per questo da tempo mi sono attivato. Penso che vada cercata una soluzione che valuti tutte le possibilità e le alternative, attraverso un percorso condiviso. In tal senso si muove una interrogazione già al protocollo del Comune. Ho sempre combattuto in prima linea contro il consumo di suolo e il fiorire continuo di centri e aree commerciali, che l'attuale amministrazione ha permesso. Non ho mai fatto sconti ai miei avversari politici, ma non ho mai accettato e non accetto che in questo tourbillon finisca e sia messo alla berlina chiunque scelga di tornare nella sua città e investire, tanto più quando si tratta occasioni salutari, che favoriscono lo sport e il lavoro. Anche la Terni che ho in mente io è nostalgica: del suo futuro e dei suoi giovani talenti, che devono poter tornare a casa propria, trovandola accogliente e mettendo a frutto le loro capacità".

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