"Daje, un'esperienza che dovrò metabolizzare". Le prime parole a caldo di Alessio Foconi dopo aver vinto l'oro mondiale nell'individuale di fioretto maschile a Wuxi, in Cina. Sincero, schietto e ternano al 100%.

Questo e tanto altro è Alessio Foconi che si è giustamente meritato le prime pagine di tutti i giornali nazionali, sportivi e non solo. La vittoria della tenuta mentale, della tenacia, della sofferenza e del lavoro. Sempre con il sorriso sulle labbra. Come quel "daje" pronunciato più volte davanti alle tv di tutto il mondo. Perchè lui non si è mai vergognato delle sue origini, non ha mai dimenticato le sue radici ed è per questo che Terni lo ama. Per questo e perchè è un vero campione e la sua ternanità esce dirompente quando esclama "me lo sono meritato, perchè non ho mai mollato".

La Nazionale di Fioretto maschile si doveva rinnovare dopo Rio 2016 e non tutti credevano che il 27enne Foconi potesse essere pronto, un po' per l'età relativamente avanzata un po' per la scarsa esperienza. E invece la molla è scattata proprio vedendo il suo amico Daniele Garozzo vincere l'oro. Ma oggi è Alessio sul tetto del mondo, oro iridato e vincitore della Coppa del Mondo. Con un occhio a Tokyo 2020 ovviamente, ma prima c'è da pensare alla gara a squadre di venerdì.

Perchè è lecito immaginare che Alessio sarà soddisfatto, ma non ancora appagato. Come da bambino quando in pedana ai Corsi Topolino del Circolo Scherma Terni non riusciva mai a stare fermo. Non ci riusciva nemmeno ieri, prima di salire sul podio dove stava per ricevere la medaglia d'oro. Il bambino è diventato uomo e l'uomo è diventato campione, ma non ha mai dimenticato da dove viene. Complimenti Alessio e grazie di cuore per aver portato il nome di Terni in cima al mondo.

Foto Augusto Bizzi/Pavia