Due punti buttati via, rotazioni che non hanno dato i frutti sperati e anche un nuovo infortunio in mediana. Serata non proprio positiva per i rossoverdi punti dall'unico tiro in porta del Rimini. Il tecnico della Ternana Ignazio Abate (nella foto di Gianluca Vannicelli) ha analizzato prestazione e risultato: "I ragazzi hanno fatto quello che dovevano fare, abbiamo avuto il possesso e creato 3-4 occasioni per segnare. Quando tutto sembrava fatto abbiamo preso un gol da polli. L'infortunio di Corradini (sostituito al rientro in campo per la ripresa n.d.r.) ha rimescolato le carte. Cicerelli a un certo punto ha chiesto il cambio. Nei venti minuti finali abbiamo perso gli equilibri. La rete del Rimini è arrivata con 6 dei nostri in area. Martedì ci aspetta un'altra battaglia e non sappiamo l'entità dell'infortunio di Corradini, ma a Sestri non l'avremo.

Non bisogna essere approssimativi nella gestione della palla e se serve va anche calciata in tribuna. Per arrivare in fondo ci vuole anche un equilibrio emotivo. Dobbiamo alzare il livello di tutta la rosa, è impensabile giocare sempre con gli stessi per 38 partite. I ragazzi hanno fatto molto, con un gruppo così rinnovato dieci risultati utili consecutivi in molti non se l'aspettavano. Ma un quarto di campionato è andato in archivio e la strada è lunga e tortuosa. Il calcio è sofferenza e bisogna saper soffrire. Tenere botta fino a gennaio, perché in certi ruoli siamo scoperti, e tirare fuori gli artigli perché i punti sono pesanti. Arriverà il momento down anche per le altre squadre. Cambiare modulo? Con il centrocampo a 3 devi adattare qualcuno, la squadra deve supportare le due punte. Anche Tito sta recuperando. Il modulo è come vuoi difendere, la squadra è stata super offensiva. Non è questione di modulo, dobbiamo trovare la giusta solidità. Mi è piaciuta la squadra fino al gol del pareggio. Puoi calare fisicamente, è fisiologico, ma è in quei momenti che devi portarla a casa, devi essere brutto e puzzare, dobbiamo essere più sporchi in determinate situazioni. I giovani devono crescere. E' un peccato perché oggi dovevamo portarla a casa".