I tre ori e un bronzo conquistati al campionato italiano indoor dagli Arcieri Città di Terni meritavano una giusta celebrazione. E così la società del presidente Stefano Tombesi ha voluto festeggiare i risultati ottenuti a Pordenone con una festa all’Archery Training Center.
“Soddisfatto? Ma diciamo sì, sicuramente è una bella soddisfazione. Potevamo avere di più, però ci accontentiamo – sorride Stefano Tombesi -. A parte gli scherzi è stata una bella soddisfazione. I ragazzi hanno dato tutto e abbiamo ricevuto il giusto merito. Diciamo questo, l'oro per noi significa tanto. Significa non solo il colore della medaglia, ma il lavoro che c'è dietro. Il lavoro dei tecnici, della società e sicuramente l'impegno. Il tanto impegno che mettono questi ragazzi. Obiettivi del futuro? Adesso c'è il campionato regionale. Dopodiché smontiamo tutto quello che è il setting per l'indoor per andare verso la stagione estiva che speriamo sia piena di soddisfazioni”.
A proposito di tecnici tra i più soddisfatti oltre a Riccardo Gubbini anche Chiara Becelli e Marco Fuselli che hanno visto Jacopo Zenoni, Lorenzo Lucidi e Riccardo Ligniti conquistare la prima medaglia d’oro a squadre nella categoria ragazzi.
“Qual è il segreto di questi ragazzi? Il segreto di questi ragazzi è l'amicizia – ha spiegato Marco Fuselli -, per cui stanno bene insieme, si divertono, e quando si divertono i risultati vengono. Anche perché non vengono imposti, ma vengono da loro stessi. Quindi questo, secondo me, è la ricerca migliore per salire sul podio e arrivare in prima, sul tetto di piano”.
Tra i protagonisti della serata Lorenzo Gubbini e Roberto Dottori. Il primo ha conquistato l’oro a squadre e nell’individuale junior oltre al bronzo nell’assoluto mentre il secondo l’oro a squadre tra l’altro all’esordio con la formazione degli Arcieri Città di Terni.
“E’ stato grande esordio. Non potevo sperare di meglio – afferma Roberto Dottori - Soprattutto non potevo sperare di trovare una squadra migliore. Il segreto della vittoria è tanto lavoro, duro lavoro, e creare una squadra che sia unita. Perché è quello che poi ti aiuta nei momenti di difficoltà. Una squadra unita è l'ingrediente segreto della vittoria. Questa è una squadra di persone che tirano con l'arco, condividono una passione, e non è una squadra di campioni egoisti. È una squadra dove qualsiasi persona, di qualsiasi livello, si troverà proprio agio ed esprimerà il meglio che può”.
“È stata una grandissima esperienza – il commento di Lorenzo Gubbini -, abbiamo cambiato formazione, la squadra è molto forte, ci siamo riconfermati e ora l'obiettivo è quello di riconfermarsi ancora. Il campionato italiano targa a Roveredo a luglio, questo è il primo obiettivo. Stiamo lavorando forte e duro come abbiamo sempre fatto e prima o poi tutti i sacrifici verranno ripagati. Il segreto della vittoria è il duro lavoro, l'ossessione, soprattutto perché l'ossessione batte il talento e lo farà sempre. Questo è un motto che ho dentro al cuore è quello che mi ha fatto crescere finora e che mi aiuterà a crescere ancora. È una squadra unita, questo è il bello della nostra squadra. Abbiamo, come detto prima, cambiato formazione, aggiunto un nuovo membro e l'abbiamo accolto al meglio. Infatti i risultati si sono visti, il gruppo è coeso e questo è quello che serve ad una squadra per vincere. Delle volte le formazioni fortissime non portano al risultato perché c'è l'ego delle persone che non porta al risultato. L'unione fa la forza”.

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