Sulla discussione dell'utilizzo del nuovo PalaTerni interviene anche il presidente del Circolo della Scherma Alberto Tiberi, che porta la sua esperienza relativa all'organizzazione dei Mondiali di scherma paralimpica, che restano ad oggi come unica manifestazione sportiva di rilievo che si è svolta all'interno della nuova struttura di Foro Boario.

PalaTerni, serve visione: il vero disastro è non saper cogliere le opportunità. In questi giorni si è riacceso il dibattito sul PalaTerni, dopo le dichiarazioni dell’assessore allo Sport Marco Schenardi che ne ha definito l’inadeguatezza a ospitare grandi eventi sportivi e artistici. Da uomo di sport, da Presidente del Circolo della Scherma Terni, e da organizzatore del Campionato Mondiale di Scherma Paralimpica 2023 – unico evento sportivo internazionale mai ospitato nella struttura – sento il dovere di intervenire. Non entro nel merito delle contrapposizioni politiche, ma parlo con l’esperienza di chi ha vissuto il PalaTerni per una settimana intera di competizioni, con 42 nazioni presenti, centinaia di atleti, staff, giornalisti e pubblico. È una struttura che ha risposto. E bene. Ha dimostrato di avere potenzialità enormi: flessibilità negli spazi, impiantistica predisposta a integrazioni modulari, buona accessibilità e una posizione logistica vantaggiosa. Il problema non è la struttura in sé, ma la mancanza di un modello gestionale e operativo adeguato. I costi di gestione e utilizzo sono elevati, sì, e non tutte le società sportive del territorio hanno la capacità di sostenerli. Ma continuare a leggere questo come un limite “del territorio” è fuorviante e riduttivo. Il Circolo Scherma Terni ha potuto organizzare un evento da oltre un milione di euro solo grazie a una struttura interna da vera impresa, alla capacità di attrarre risorse, creare alleanze e interloquire con soggetti istituzionali e federali. È dunque tempo di costruire sinergie vere. Serve un soggetto aggregatore che possa garantire sostenibilità e programmazione a lungo termine. Un attore istituzionale, nazionale, autorevole, che abbia tra i suoi scopi proprio la valorizzazione degli impianti sportivi e la promozione dello sport come strumento di inclusione sociale. Qualcuno direbbe che Sport e Salute sia nata anche per questo. Ma non è mio compito dirlo apertamente. Terni ha molto da offrire. Una collocazione strategica tra Roma, Firenze e l’Adriatico. Una capacità ricettiva dai costi contenuti. Una rete di società sportive collegate a federazioni nazionali importanti: scherma, ginnastica, pugilato, taekwondo, volley. Almeno cinque federazioni che potrebbero, insieme, calendarizzare attività federali, ritiri, eventi, allenamenti regolari. I campioni non si formano senza strutture. E le strutture non vivono senza una visione. Basta retorica su cosa non funziona. È il momento di capire che il PalaTerni non è il problema, ma l’occasione. Non può restare un “contenitore vuoto”, ma va messo in condizione di ospitare, produrre, crescere. E per farlo, serve una cabina di regia unica che tenga dentro enti, federazioni, società, soggetti del Terzo Settore e istituzioni. Non chiediamoci più cosa manca. Iniziamo a coordinare ciò che c’è.

ALTRE NOTIZIE

CERCA NEL SITO

ULTIME GARE DISPUTATE

Serie C gir.B
33a di campionato, 23/3/2025
Ternana - Perugia 0 - 0
Eccellenza
26a di campionato, 23/3/2025
Pierantonio - Terni F.C. 2 - 2
Olympia Thyrus - Bastia 2 - 1
Narnese - Pontevalleceppi 1 - 0
Promozione gir. B
26a di campionato, 23/3/2025
Todi - Guardea 0 - 3
San Venanzo - Foligno Calcio 1 - 2
Fanello Calcio - AMC 98 2 - 0
Campitello - Sangemini Sport 2 - 0